I primi interventi di post emergenza a favore delle popolazioni colpite dal sisma

A distanza di quasi un mese dal triste evento sismico, ecco alcuni aggiornamenti sull’andamento delle attività di ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto e alcune informazioni su come ADRA Italia intende fornire il proprio supporto nel percorso di post emergenza.

In questa nuova fase l’attenzione è rivolta ai bisogni cosi detti “immateriali”, sia singoli che comunitari, che possono essere riconducibili a problemi di carattere emotivo, al senso di isolamento, alle paure per il futuro, il timore dell’abbandono, di cadere nell’oblio dopo un’enorme e iniziale attenzione mediatica e istituzionale, o la perdita di identità derivanti dalla distruzione di attività economiche (agricoltura, allevamento, artigianato, commercio, ecc..).

Per quanto riguarda l’impegno diretto di ADRA Italia, dopo gli interventi di assistenza e accoglienza svolti nelle prime tre settimane in favore delle famiglie sfollate (vedi articoli precedenti), è iniziata una fase di monitoraggio e identificazione di ambiti o casi specifici su cui porre l’attenzione e supportare con interventi immediati, aventi benefici nel medio-lungo termine, nell’ottica dello sviluppo locale.
Con i primi interventi abbiamo supportato n. 5 famiglie nell’acquisto di attrezzature da lavoro per la ripresa immediata della loro attività lavorativa; quattro di questi contributi sono stati rivolti a dei boscaioli, per l’acquisto di motoseghe, decespugliatori e attrezzi vari (nella foto alcuni degli strumenti acquistati); un contributo invece è stato rivolto per l’acquisto di un computer per una persona proprietaria di un’agenzia assicurativa che ha perso tutti i propri strumenti informatici sotto le macerie; nei dialoghi avuti con queste persone, è stato positivo riscontrare in loro un forte desiderio di impegnarsi fin da subito nella ripresa del proprio lavoro.
Nelle prossime settimane continueremo questa attività di monitoraggio dei bisogni del territorio, e parteciperemo agli incontri della rete di organizzazioni umanitarie in loco, al fine di pianificare degli interventi coordinati e realmente utili alla ripresa delle attività, nella speranza di continuare a riscontrare una forte e continua attenzione da parte delle istituzioni e garantendo un impegno serio e trasparente nella gestione delle risorse.