Il meccanismo dell’8xmille è stato introdotto nel 1985 in attuazione del nuovo Concordato, sostituendo il cosiddetto «supplemento di congrua» destinato ai sacerdoti cattolici e a carico del bilancio dello Stato.

Lo Stato stanzia ogni anno un ammontare pari all’8xmille dell’IRPEF e lo destina al finanziamento delle confessioni religiose e dello Stato.

I contribuenti possono scegliere a chi destinare il proprio «voto» firmando nell’apposita casella della loro dichiarazione dei redditi. I destinatari riceveranno quindi in proporzione ai «voti» ricevuti.

In caso di mancata scelta, l’8xmille non verrà restituito perché è già stato prelevato dallo Stato, ma verrà comunque distribuito tra i vari beneficiari secondo le firme che sono state espresse.

Da molti anni la Chiesa Avventista è impegnata nello sviluppo di iniziative umanitarie e assistenziali: ha costruito case, strade, scuole, orfanotrofi, ospedali.

Ha realizzato interventi sociali a favore dei poveri, degli emarginati, delle vittime delle dipendenze.

Promuove la cultura della salute, sostiene la ricerca scientifica, organizza campagne di sensibilizzazione per una sana alimentazione e per la prevenzione delle malattie.

La Chiesa Avventista utilizza l’8xmille solo per progetti sociali ed assistenziali, progetti realizzati in Italia e all’estero, e non per finalità di religione o di culto.

L’Opera Sociale Avventista è un ente ecclesiastico che nasce su iniziativa della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno per la specifica gestione dei fondi dell’8xmille.