Su questa pagina troverete l’articolo, le foto ed il video relativo all’esperienza vissuta nel territorio casertano nei campi di volontariato Estete Liberi, con la partecipazione di 75 giovani provenienti da tutta Italia.
#Adaltavoce, un’esperienza sui beni confiscati alle mafie
Elisa Gravante – #Adaltavoce, questo è l’obiettivo che i Compagnon vogliono perseguire, dopo aver trascorso 7 giorni in un bene confiscato alla Camorra nei campi di volontariato di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Una settimana di volontariato e formazione vissuta nel territorio casertano, zappettando la terra, togliendo erbacce, raccogliendo mele, dando una mano in cucina per la mensa, lavorando nell’impianto di trasformazione dei prodotti agricoli e passando del tempo con i soci della cooperativa “Aldilà dei sogni”, soggetti provenienti da situazioni di disagio (salute mentale, ex dipendenze, ospedali psichiatrici e giudiziari, ecc,) ma che all’interno di questo bene confiscato gestito dalla Cooperativa “Aldilà dei sogni” stanno facendo un percorso riabilitativo per trovare la propria dignità attraverso le attività di lavoro.
Un’esperienza indimenticabile ha segnato le nostre giornate, tra fatiche e gioie, tra lavoro e formazione, tra momenti all’ascolto di testimonianze e momenti di dialogo che facevano sorgere diverse domande nella ricerca della comprensione su come affrontare le tematiche della lotta alla criminalità organizzata, dell’impegno civile e politico nel nostro paese.
Per questo #Adaltavoce diventa l’impegno di alcuni Compagnon che proseguirà oltre il campo Estate Liberi. L’importanza delle esperienze vissute ha portato a dei percorsi che mettono insieme le idee e la creatività inarrestabile dei giovani. Questo gruppo vuole continuare a lavorare durante l’anno per proporre e portare avanti delle iniziative di impegno civile, di racconti e testimonianze di vittime della criminalità organizzata e molto altro ancora.
ADRA Italia per il terzo anno di seguito ha deciso di sponsorizzare la partecipazione ai campi di Libera insieme al dipartimento della Gioventù Avventista, perché è fondamentale “stare sul pezzo” delle problematiche attuali dei territori che viviamo e il fenomeno delle mafie è trasversale all’organizzazione del nostro paese sia a livello economico, politico e civile. Le inevitabili conseguenze che esso arreca sono visibili ma talvolta anche subdole, per cui è necessario creare momenti di formazione e informazione per permettere a tutti di aprire gli occhi su ciò che accade oltre le righe dell’apparente legalità. È indispensabile creare dei percorsi con i giovani che promuovano una mentalità della legalità e della giustizia accanto a storie di uomini che hanno già fatto l’esperienza di ribellarsi al sistema mafioso e promuovo la possibilità di una “società libera” rischiando anche la vita stessa. Le varie cooperative che lavorano già nei beni confiscati trasformandoli in luoghi di riutilizzo per il bene comune hanno molto da insegnarci nella realizzazione di queste opere concrete.
Quest’anno 50 Compagnon hanno aderito al campo Estate Liberi, ma abbiamo trovato a Maiano (CE) altri 25 ragazzi di Cento (FE), ogni anno la macchia d’olio si espande insieme all’entusiasmo e alla grinta dei giovani nessuno potrà arrestarla.
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