Cosa spinge un volontario a svegliarsi alle 3:30 del mattino per per fare una distribuzione di sacchetti per la colazione ai senzatetto?
Me lo sono chiesto mentre che lo accompagnavo in una di queste occasioni, lui che da cinque anni viene almeno tre domeniche al mese alla stazione Termini di Roma per offrire questo servizio. Ma per arrivare a questo momento di azione c’è stata un altro momento di preparazione.
Il giorno precedente circa 20 volontari si sono adoperati a preparare i sacchetti, includendo la collaborazione di bambini che gioiosamente hanno dato la loro mano. Mi rendo conto quindi che per arrivare a questa mattina tante persone hanno già donato i loro talenti e sono stati disponibili a dare del loro tempo e della loro gioia.
Per distribuire i sacchetti bisogna arrivare presto alla stazione dove i clochard stanno passando la notte. Alle cinque del mattino è necessario essere lì perché da lì a 45 minuti quei letti provvisori devono essere rimossi. Raccolgono le poche cose che hanno con se, il cartone dove hanno dormito, lo zaino dove hanno appoggiato la loro testa e via di seguito a trovare un altro spazio per passare la giornata.
Adesso sono già le sei abbiamo distribuito più di 80 sacchetti e mentre rientro al mio alloggio, rifletto. Quasi come per rafforzare la mia esperienza mi incrocio ancora con un altro senzatetto che ha trovato rifugio nelle nella porta di un grande edificio con vari uffici. A lui non lo manderanno subito via anche perchè è domenica è può dormire ancora un altro po’. Io purtroppo non ho più sacchetti della colazione e mi dispiace. Attraverso la strada e mi fermo dall’altro lato del marciapiede e lo osservo da lontano, dentro il suo sacco a pelo verde.
Abbiamo bisogno di camminare più spesso lentamente per scoprire ciò che succede intorno a noi.
È vero, mi sono svegliato presto e ho accompagnato il risveglio di questa città, ma oggi una città diversa, dove fra i mille occhi che oggi saranno affascinati dalla maestosità del Colosseo e San Pietro, ho visto qualcuno che ha abbassato lo sguardo e si è donato un’altra volta per chi ne ha bisogno.
Grazie volontari ADRA!
Dag Pontvik
Direttore Nazionale ADRA Italia