Napoli, Roma, Torino, Arezzo, Genova, Bologna, sono tanti i centri urbani del nostro Paese in cui operano i volontari di Adra Italia, per distribuire coperte, pasti e generi di prima necessità nei luoghi dove le persone senza fissa dimora trascorrono la notte, al freddo.
In questi giorni di particolare gelo, sono tra le varie associazioni umanitarie impegnate a dare protezione e generi di conforto a “chi ha scelto, chi lo ha subito, chi ha una malattia mentale ed è stato abbandonato a se stesso” e non ha più una casa, affermano da Adra Italia.
Per i volontari, queste persone non sono sagome avvolte nelle coperte tra i cartoni, lungo i marciapiedi e le stazioni dei treni, ma “sono mille storie, mille volti ai quali vogliamo regalare semplici gesti che riscaldano la notte, percorrendo l’Italia dal nord al sud”.
A Roma, il gruppo Adra della chiesa avventista romena di Piazza Vulture, guidato dal past. Cornelio Lupu Benone, in ogni fine settimana (giorni in cui non operano le altre organizzazioni) continua a portare pasti, coperte, sacchi a pelo e una parola di amicizia ai senzatetto della capitale. Il sabato, la comunità offre loro il pranzo. Inoltre, grazie al Banco Alimentare, i volontari organizzano la distribuzione di pacchi di alimenti agli indigenti.
A Torino, il coordinamento di Adra svolge, per tutto l’inverno, la distribuzione di alimenti ai senza fissa dimora.
“Col paniere pieno di generi di conforto” racconta Aurora Palumbo, responsabile di Adra Torino “la squadra torinese per il servizio ‘Emergenza freddo’, percorre le strade e i portici del centro città. Una bevanda calda, un panino, una sciarpa, una coperta e simili, sono oggetti graditi a questo popolo, sempre più crescente. E poi si raccontano… ognuno con la propria storia. Chi espone, chi annuisce, chi si vergogna e chi vuole sapere chi è Adra… Di sabato sera in sabato sera, la squadra di Adra porta con sé l’amore di Dio per gli uomini e la cura che ha dei figli suoi”.
A Rieti e a Palermo, i volontari offrono una doccia calda e un cambio di biancheria e abiti a chi vive per strada. Le persone trovano così accoglienza sempre gradita, soprattutto nell’inaspettato gelo siberiano.