L’integrazione sociale e culturale implica varie sfaccettature. Ogni persona che viene da noi, al centro ADRA di Rieti, non può che essere vista come un “progetto” di Integrazione Sociale con il suo valore significativo che è ampio e coinvolge tutto quello che ha a che fare con la nostra attività.
L’integrazione sociale è un progetto che riguarda tutti gli assistiti, che passando anche attraverso un nostro supporto, ritrovano una dimensione per ritornare ad una vita il più possibile indipendente. Questa è l’aspettativa ideale con tutti i suoi limiti, ma deve essere l’obbiettivo da proporre a tutti i nostri utenti perché possano sentirsi parte di un progetto che non sia assistenzialismo ma aiuto per guardare oltre.
Tutto avviene in maniera reciproca. Riceve chi ha delle difficoltà e le sottopone e che in parte, forse, qualche volta riusciamo a soccorrere; ma riceve anche il “volontario” che vive ogni volta una esperienza, partecipando in modo attivo ai processi di decisioni che coinvolgono la propria vita e quella di chi ci viene a chiedere una mano. Nulla si può scindere. Esistono integrazioni sociali importanti che cambiano la vita delle persone a tal punto che tutto riprende forma, magari anche un semplice passa parola che ci viene chiesto di fare per la richiesta di un lavoro, ha fatto la differenza nella vita di qualcuno.
Crea momenti di integrazione ed inclusione il fatto di poter sentire come una garanzia la nostra assistenza per integrare una dispensa altrimenti semivuota, venire a trovarci con la tranquillità di poter chiedere, tra un sorriso e una confidenza, scarpe e vestiti per sé stessi e per i propri figli, poter contare sull’essere ascoltati, senza pregiudizi e qualche volta chiedendo una preghiera per una situazione personale per le proprie problematiche che siano di vita, di lavoro, di figli, di salute.
In questa Società così malata di solitudine, che è la lebbra di questo secolo in cui nessuno è in pace con sé stesso, l’integrazione diventa necessaria a tutti i livelli e non solo a chi vive nelle difficoltà economiche. Da questo punto di vista, chi ha a che fare tutti i giorni con aperte richieste di aiuto, ha almeno il vantaggio di vedere quel mezzo bicchiere pieno perché riempito dalla consapevolezza che fare rete, fare ascolto avrà già fatto metà dell’opera.
Sabrina Casciola
Referente ADRA Rieti