Ismaele Di Maggio – Dal 17 al 27 agosto 2015 si è svolto in Puglia un evento che certamente rimarrà non soltanto nel cuore di chi vi ha preso parte attivamente, ma anche nella memoria storica dell’accogliente gente salentina che ne è stata protagonista di riflesso. Gli attori in scena sono 36 ragazzi dai 20 ai 43 anni che hanno calpestato i metri quadri di un capiente palcoscenico umano, dove il concetto di “volontariato” ha significato qualcosa di più del semplice “dare gratis” senza riceverne un tornaconto.
Il sodalizio tra Adra Italia e G.A. in tema di campi estivi continua. Il solco di questa avventura “on the road”, tra vacanza, escursione e soprattutto assistenza agli “ultimi” della società, è stato tracciato da loro, universitari, lavoratori, giovani ancora in cerca di un impiego che si sono catapultati da ogni punto cardinale del nostro Bel Paese per esserci. Hanno mollato i turn over spossanti delle loro professioni e accantonato i tomi pesanti dei futuri esami in ateneo per alzare la mano e dichiarare “Presente!”.
La permanenza di 10 giorni in ostello è stata scandita da liete immagini di vita quotidiana: sprazzi di sano divertimento tra il campo di pallavolo e i tavolini arancioni su cui giocare a carte, le immancabili spedizioni verso le località di enorme fascino di cui è costellato il Tacco. Ma soprattutto i canti e le meditazioni sul solito muretto a ferro di cavallo.
L’animatore spirituale di questo campo è stato il Pastore Alan Codovilli, che ci ha presentato un Gesù vivo, espressione carnale dei suoi 30 anni fatti di ministero ma anche di burle e risate con i suoi discepoli e familiari. Un Gesù tuttologo che conversa di tante cose e non solo di morale, poco affine all’immagine “statica”. Al suo inarrivabile esempio si aggiungono le grandi vicissitudini umane dei fratelli Dürer, dello scrittore Gabriel Garcia Marquez, dell’attivista sudafricano Stephen Bantu Biko, e i brainstorming di fine giornata, occasioni per riportare le aspettative e gli obiettivi raggiunti, inerenti alla finalità principale del nostro itinerario, ovvero il gemellaggio col mondo dell’handicap.
Senza eludere i bilanci amari riguardo all’altra incursione, la discesa nel girone incivile delle persone cosiddette “normodotate”, che ogni anno infarciscono le spiagge italiane con ogni sorta di “monnezza”. Indossare la candida T-shirt con il logo “Voglia d’amare” prima delle “uscite sociali” è stato il gesto distintivo di questa estate tricolore un po’ “diversa”. Entriamo nel merito!
“OPERAZIONE SABBIA PULITA”
Mercoledì 19 Agosto incontriamo Walter Ronzini, Presidente Legambiente – Circolo della Lupa di Lecce. Ci informa con simpatica lucidità della situazione autoctona, ad iniziare dall’antistante spiaggia di San Cataldo. Lo scenario che si è manifestato ai nostri occhi è stato discorde dall’immagine patinata della località marittima vivibile e fruibile da un turista. Il verde dell’erba cresciuta allo stato brado e la nuance della lingua di sabbia che abbiamo calpestato con occhi meticolosi e con mani sempre pronte a prelevare qualsiasi oggetto presente in una normale abitazione, assumevano le tonalità più disparate. Un effetto-arcobaleno alienante dato dai colori di scatolette di tonno, lattine di the freddo, tappi di sughero, indumenti abbandonati, stoviglie di plastica, siringhe, riviste e preservativi.
Abbiamo riempito più di 50 sacchetti e rimosso un frigorifero avvolto tra le sterpaglie della flora selvaggia. Mercoledì 26 Agosto in località Vernole, i sacchi ammucchiati sono stati 26, ma di dimensione maxi.
Parte del nostro folto gruppo ha puntato sulla sensibilizzazione diretta del fumatore in cerca di tintarella, distribuendo tra lettini, sdraio e stuoie un kit di recipienti conici utili a riporvi le sigarette dopo l’uso, dissuadendo la gente dall’equazione insana di spiaggia come “posacenere naturale”. Il sabato pomeriggio successivo alcuni nostri volontari hanno sfilato per Piazza Sant’Oronzo e le vie del centro di Lecce con lo slogan “ME-LA-SCAMBI-UNA-SIGARETTA?” scritto a caratteri cubitali su un enorme cartellone. Un’iniziativa che si genera da un gioco di parole per testare lo spirito di sacrificio dei passanti dipendenti dalla nicotina. Hanno dovuto rinunciare ad una sigaretta per guadagnare una succosa mela. In quasi la totalità dei baratti, madre natura ha avuto la meglio.
ANIMAZIONE PRESSO LA COMUNITA’ SOCIO-RIABILITATIVA “DOPO DI NOI”
Giulia Giannotti e Maria Grazia Lezzi sono rispettivamente la presidentessa e la coordinatrice della Comunità Socio-Riabilitativa “Dopo di noi” di Castromediano. Intorno alle 18 di Mercoledì 19 agosto ci accolgono nell’atrio della struttura. I passi timidi di alcuni nostri ragazzi poco avvezzi alla variegata realtà dei diversamente abili, si velocizzano in poco tempo, divenendo prima mosse saltellanti di pizzica salentina, poi irresistibili balli di gruppo nell’ampio salone.
In nostro onore il direttivo, gli educatori e gli oss hanno organizzato “la frisellata pizzicata”, un mega-party in cui sono presenti gli abitanti del quartiere e i familiari dei pazienti. Il tutto condito dal talento dei noti danzatori di “Arakne Mediterranea”. Il commovente convoglio di folklore che si è creato spontaneamente all’ingresso, ha trainato i vagoni bianchi delle nostre divise e degli utenti che in questa comunità risiedono. Conosciamo Claudia, 38 anni, che ama intonare gli evergreen del repertorio anni ’70 italiano, sebbene la distrofia muscolare la obblighi alla sedia a rotelle.
Ci imbattiamo in Eros, 21 anni, così tenero nel suo essere “burbero” e nell’ostinazione quasi calabrese a non uscire dalla sua stanza colorata. Roberta e Patrizia, che col loro metro e quaranta sono riuscite a farsi spazio e a scivolare nel cuore di tutti. E poi ci sono Andrea, Ugo, Carmelo, Gianfranco e tanti altri amici. Gli incontri successivi con questi angeli di Castromediano, saranno fatti di canzoni esibite a squarciagola, di cartelloni su cui abbiamo lasciato le impronte delle nostre mani miste alle loro, realizzate con la pittura a tempera.
Saranno ore proficue trascorse sotto il solleone, tagliando l’erba del giardino che circonda lo stabile. La manifestazione di Sabato 22 agosto nel centro strategico di Piazza Sant’Oronzo, chiude il cerchio. Gli ospiti di “Dopo di noi” e la nostra pattuglia hanno donato a leccesi e visitatori valanghe di “FREE HUGS”, ovvero abbracci gratis a persone sconosciute ma contente di aver ricevuto un gesto d’affetto incondizionato e sincero.
GRAZIE CU TUTTU LU CORE…
Allo staff Adra-G.A che ha organizzato questi 10 giorni fitti di impegni e spazi di condivisione indimenticabili: Pastore Daniele Passaretta, direttore di campo, Valentina Marciano, direttrice Adra Italia, Pastore Alan Codovilli, ospite spirituale, Gabriella Barbuscia e Romina Perrone, preziose assistenti e “food planners”, Davide Desti, tesoriere. Grazie a Ignazio Barbuscia Jr., direttore del dipartimento G.A., per aver creduto in questo progetto. Grazie a Paolo Mariotti di Hope Channel Italia per le riprese, al Comune di Lecce, ai custodi dell’ “Ostello del Sole” di San Cataldo, Aldo, Francesca e il piccolo Gabriel, per la professionalità e l’affetto dimostratoci. A Legambiente e alla Comunità “Dopo di noi” di Castromediano. Un grazie ideale alle incantevoli Otranto-Laghi Alimini, Porto Cesareo, Torre dell’Orso, Gallipoli, Grotta della Zinzulusa, Porto Badisco, Grotta della Poesia, e alla stessa San Cataldo, che il mattino di Mercoledì 26 agosto ci ha regalato un’istantanea unica: la liberazione in acqua di Oronzo, Giusto e Fortunato, tre tartarughe giganti.
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