Spunti dalla delegazione di ADRA al Forum Globale sui Rifugiati.
ADRA Italia ha partecipato al Global Refugee Forum in rappresentanza del Network for Dialogue (N4D) di cui ADRA Italia fa parte. Con altri membri ha presentato l’attività del Network in un evento collaterale organizzato dal Global Refugee-Led Network (GRN). In particolare è stato condiviso uno dei policy paper sul tema Costruire la fiducia attraverso il dialogo nelle comunità locali: un ingrediente chiave per la coesione sociale. Sono state condivise esperienze concrete tra cui l’attività di formazione svolta a Ragusa da ADRA Italia insieme a Formation et Sensibilisation de Luxembourg (FSL). Le presentazioni a cui ho partecipato riflettevano la complessità della tematica, l’impegno di tante organizzazioni e la qualità svolta sul tema. Tante sono le sfide che rimangono ma resta chiaro il valore e bisogno della collaborazione e di dare spazio ai rifugiati stessi passando da persone assistite a protagonisti del cambiamento come esperti di prima mano.
Dag Pontvik, Direttore Nazionale ADRA Italia
Esaminare il Global Compact sui rifugiati e lavorare per soluzioni durature
Il Global Refugee Forum è un evento internazionale che si svolge ogni quattro anni. Riunisce Stati, organizzazioni internazionali, rifugiati, società civile, organizzazioni religiose, mondo accademico e settore privato in un incontro di tre giorni per valutare l’attuazione del Patto globale sui rifugiati. Approvato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2018, questo documento stabilisce i principi per la collaborazione con i rifugiati in un mondo afflitto da crisi crescenti.
Attualmente sono 114 milioni le persone, tra cui donne, uomini, bambini e anziani, che sono state colpite da guerre e crisi politiche e si trovano a cercare rifugio. Sia che si spostino, che vivano nei campi o che rimangano nelle comunità ospitanti per lunghi periodi, la speranza di cambiare o di tornare a casa è spesso limitata. Quest’anno, il Forum globale sui rifugiati si è tenuto a Ginevra, in Svizzera. 3.500 delegati hanno valutando la situazione globale, discutendo le sfide del lavoro con i rifugiati e prendendo impegni che guideranno le loro organizzazioni e i loro governi a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate nei prossimi quattro anni.
Il coinvolgimento di ADRA nell’affrontare la crisi dei rifugiati e promuovere l’integrazione
ADRA ha inviato una delegazione al forum per condividere le conoscenze e le esperienze acquisite lavorando direttamente con i rifugiati in Paesi come Libano, Sudan, Etiopia, Kenya, Uganda, Colombia, Brasile, Thailandia e altri. Per darvi un’idea dei temi trattati, il primo giorno ho partecipato a workshop sulle iniziative basate sulla fede, sulla localizzazione nelle attività dei rifugiati e sull’impatto del cambiamento climatico sui rifugiati o sulle migrazioni.
Nell’ultimo decennio l’Europa è diventata una nuova casa per milioni di rifugiati, a causa dell’intensificarsi dei conflitti in Iraq, Siria, Afghanistan, Pakistan, Venezuela e in vari Paesi africani e, più recentemente, in Ucraina.
L’Europa come nuova casa: Gli sforzi di ADRA nell’assistenza ai rifugiati
Quasi tutti i 30 uffici ADRA in Europa sono coinvolti in programmi nazionali di assistenza ai rifugiati, compresi progetti di protezione e integrazione. Collaborano inoltre con partner all’estero nella gestione dei campi, nell’istruzione, nella protezione, nell’assistenza sanitaria, nel sostegno psicosociale e nella fornitura di beni di prima necessità. ADRA, in quanto organizzazione cristiana, si dedica all’adempimento della sua missione esemplificando “Compassione, giustizia e amore” nel servire chi è in crisi.
Risolvere i conflitti e lottare per la pace: L’obiettivo finale nella crisi globale dei rifugiati
Il Global Refugee Forum rappresenta un passo fondamentale per fornire prospettive a coloro che hanno perso tutto. Le barriere che ostacolano la loro vita quotidiana devono essere smantellate e la loro integrazione nei Paesi ospitanti deve essere rafforzata. Soprattutto, è necessario accelerare il processo di pace nei Paesi in conflitto. La massima aspirazione di coloro che cercano rifugio è quella di tornare alle loro case e vivere in modo sicuro e dignitoso.
Il fatto che ci siano 114 milioni di persone che soffrono dovrebbe essere una prova sufficiente della necessità di cambiare il modo in cui ci trattiamo. Tutti i nostri sforzi dovrebbero essere diretti a risolvere i conflitti e a lottare per la pace. Questa è l’unica lotta che conta davvero, una lotta senza armi, sofferenza o morte.
Thomas Petracek, Responsabile dei programmi di ADRA Europa