Dal 5-7 maggio 2023 si è svolto l’incontro Nazionale ADRA a Casuccia Visani, immerso nella foresta Casentinese definita da uno dei partecipanti in preghiera “una cattedrale nella natura” con il tema “Crescere insieme: il leader che vorrei essere”.
La bella particolarità di questo tipo di incontri è quello di vivere momenti ed emozioni con persone di diverse età, provenienti da ogni parte d’Italia, con differenti nazionalità, permettendo il confronto con diverse culture ed esperienze di vita e l’opportunità di fare nuove amicizie.
L’apertura di questi tre giorni è avvenuta venerdì sera con una meditazione di Mihail Gavrilita, pastore anche della Chiesa di Perugia che frequento. Se dovessi sintetizzare in poche parole quanto da lui comunicato direi: “Amare il prossimo fa sì che riusciamo ad amare molto più anche noi stessi”.
Il giorno successivo è stato quello più impegnativo dal punto di vista delle attività, ed è stato diviso in tre parti.
Nella prima parte abbiamo ascoltato le esperienze di alcune sedi:
Larissa Gheorghe, di Padova, ci ha illustrato la raccolta di abbigliamento, alimenti e farmaci spediti in Ucraina e che, con loro stessa sorpresa, sono riusciti a spedire 3 furgoni pieni; Michele Abiusi, di ADRA Jesi, ci ha raccontato dei danni dell’alluvione del fiume Mise e di come alcuni volontari si sono resi disponibili a ripulire dal fango il materiale di un magazzino di ferramenta; Brigida Laterza, da Gravina Puglia, che con un gruppo di volontarie fornisce un’attività ai servizi sociali del comune e assistenza con un progetto di educazione e sviluppo per minori e famiglie, 18 sono i ragazzi seguiti in questo delicato percorso della loro vita; Claudia Raschella, di Polistena, che, lavorando nella settore della moda, ha organizzato un corso di sartoria professionale di taglio e cucito frequentato da 13 allieve.
In tutti queste esperienze raccontate ho portato a casa delle arricchenti emozioni di spaccati vita fatta di sofferenza, dolore ma anche di amore nel voler dare una risposta concreta a tali situazioni.
La seconda parte del mattino è stata la parte spirituale tenuta dal pastore Filippo Alma, professore di Villa Aurora. Mi ha fatto veramente felice averlo rincontrato e ascoltato. Si è riflettuto sulle qualità umane e spirituali dell’apostolo Paolo come leader e dopo esserci divisi in 5 gruppi abbiamo, attraverso la lettura di diversi versetti biblici, analizzato queste qualità umane e spirituali che dobbiamo ambire a fare nostre. Si è anche analizzato che l’apostolo Paolo è stato il maggior creatore di relazioni internazionali; le relazioni sono i rapporti che si instaurano tra persone e le persone costituiscono le Chiese.
Quello che mi ha arricchito in questa meditazione interattiva è aver scoperto che, solo nella lettera ai Romani, l’apostolo Paolo ringrazia più di 70 persone, suoi collaboratori, citandoli tutti per nome e ogni nome è una relazione. Anche questo è un aspetto della leadership da fare nostro.
Dopo pranzo alcune persone hanno continuato a riflettere sulle qualità dei leader con la dott.ssa Debora Giambarresi mentre altri, tra i quali io, hanno seguito la presentazione dell’ambizioso progetto “NutriDono”, portato avanti in collaborazione tra ADRA, Fondazione COMITANS e l’Ente ministeriale di ricerca CREA. Ho definito il progetto ambizioso perché si prefigge come obiettivo la distribuzione di alimenti qualitativamente migliori dal punto di vista nutrizionale e la divulgazione alle madri dell’importanza di una sana alimentazione soprattutto nei primi mille giorni di vita dei bambini, consapevolezza di nutrirci con cibo di valore che dovremmo avere anche ognuno di noi.
La domenica mattina, ultimo giorno, è stato il momento dei report statistici e per un resoconto amministrativo delle attività svolte da ADRA, anche livello internazionale. Nei tre giorni passati assieme, in spirito fraterno, è stato possibile avere anche dei momenti ludici.
In conclusione ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza fatta di edificanti momenti assieme a sorelle e fratelli. Sento la necessità anche di ringraziare tutte le persone che hanno lavorato al meglio per rendere possibile l’incontro, ringrazio genericamente ma dovei farlo, come l’apostolo Paolo in Romani 16: 1-6, marcando la relazione che ho avuto con ognuno di voi. Sono rientrato a Perugia con la consapevolezza di essere parte, anche se piccola, di una squadra che cerca di servire al meglio il prossimo e con la consapevolezza dell’importanza di fare rete, con l’obiettivo del miglioramento continuo.
Marco Pochini – volontario ADRA Perugia
Grazie al contributo di