Debora Centorrino – Incentivati dalla bellissima esperienza fatta lo scorso anno, anche questa estate, nei mesi di luglio e agosto, i Canarini in Corsia di Sciacca hanno collaborato alla realizzazione di “Un mare di felicità”, un’iniziativa rivolta a ragazzi diversamente abili e promossa dalle associazioni Crescere insieme, Agape, dalla Società Nazionale di Salvamento e dal Comune di Sciacca. Numerosi volontari, provenienti dalle associazioni del territorio che hanno aderito al programma, si sono dedicati ad una serie di piacevoli attività svolte coi ragazzi diversamente abili, sia sulla spiaggia, sia in acqua.
In questo modo si è data a loro l’opportunità di vivere mattinate di svago, distrazione e divertimento all’aria aperta e in compagnia, consentendogli di trascorrere più tempo al mare anziché rimanere a casa.
“E’ incredibile come attività per noi semplici o banali, come fare un bagno al mare, giocare con la sabbia o fare attività in gruppo, siano per questi ragazzi dei traguardi da raggiungere. Traguardi che una volta raggiunti si trasformano in grandi soddisfazioni, non solo per loro stessi, ma anche per chi con pazienza e amore li accompagna nello svolgimento di quelle attività. Alla fine del progetto è stata una gioia immensa raccogliere quei piccoli frutti maturati in ognuno di loro: un sorriso colmo di gratitudine, un atteggiamento più disinvolto sia verso i volontari sia nei confronti del resto del gruppo, una maggiore sicurezza in se stessi.” – Con queste parole, Denise, volontaria dei Canarini in Corsia, racconta la propria esperienza.
Tra le diverse attività organizzate e realizzate ogni mattina per i ragazzi, i Canarini in Corsia ne hanno presentata una che ben li caratterizza: la realizzazione di svariate forme con i palloncini modellabili. Questa volta, però, a mettere in gioco la propria manualità non sono stati i volontari dei Canarini, bensì i ragazzi diversamente abili che, aiutati, sono riusciti a creare cuori, spade e cappelli di ogni colore e dimensione!
Le molteplici attività ludico-ricreative, le immancabili merende e l’affetto disinteressato dei volontari hanno permesso di raggiungere gli obiettivi principali che il progetto si era prefissato: integrazione, socializzazione e ricreazione.
“Sembrava un obiettivo così lontano quello dell’integrazione! Ma quando poi guardandomi attorno ho visto i ragazzini del Centro diurno “Azzurra” aiutare i ragazzi diversamente abili nello svolgimento delle attività, quando ho osservato che i bambini presenti in spiaggia si avvicinavano senza timore ai ragazzi del progetto, in quel momento mi son detta: obiettivo raggiunto!”
Questa esperienza ha dato sicuramente tanto ai volontari dei Canarini in Corsia visto che hanno deciso di aderire all’iniziativa per il secondo anno consecutivo. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa li sprona a fare volontariato. Qual è il vantaggio che se ne può avere?
Denise afferma: “Se parliamo in termini economici, nulla, anzi ti impoverisce. Fare volontariato è una scelta che va contro la logica moderna, la quale ci sprona a fare solo attività che ci permettono di ottenere un utile. Ma se spostiamo il focus sull’aspetto umano, fare volontariato ti dà una ricchezza enorme. Quando stai a contatto con questi ragazzi impari la semplicità! Crescendo ci dimentichiamo cosa sono la purezza e l’amore, sentimenti che questi ragazzi possiedono dentro di sé in maniera innata, così come i bambini nella loro innocenza. Renderti utile per qualcun altro, senza nessun secondo fine, è la cosa più bella che tu possa imparare a fare, il dono più grande che si possa ricevere…”
Alla domanda: “Come descriveresti “Un mare di felicità” in tre parole?” Denise risponde: “Emozioni, sorrisi, crescita” .