È trascorso un anno dall’invasione dell’Ucraina. È tempo di portare speranza e pace nelle terre distrutte da entrambe le parti. ADRA chiede la pace.
Le squadre di soccorso di ADRA continuano a servire le persone colpite dalla guerra in Ucraina dentro e fuori i suoi confini. Anche ADRA Italia, continua a sostenere la collaborazione con il network e ad aiutare delle famiglie ucraine arrivate in Italia.
Nel primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, ADRA Italia si unisce agli appelli di ADRA Europe per la fine immediata della guerra.
ADRA ha risposto e continuerà a rispondere ai bisogni di tutte le persone colpite dalla guerra. Continuerà a sostenerle attraverso risorse finanziarie e materiali, con il coinvolgimento di professionisti e volontari nelle attività quotidiane. Attualmente i team di ADRA forniscono assistenza umanitaria in Ucraina, nei Paesi limitrofi e nelle comunità ospitanti in tutta Europa.
A livello nazionale ADRA ha raccolto delle donazioni in denaro che hanno permesso di aiutare progetti in Ucraina e paesi limitrofi; inoltre ha fatto delle raccolte in natura inviando materiale medico, vestiti e alimenti con diverse reti del territorio italiano.
“Quest’anno abbiamo preso consapevolezza di una terra lontana, che così lontana non era“, afferma Dag Pontvik direttore di ADRA Italia “abbiamo scoperto quanto intrecciati siamo gli uni con gli altri e che tanto la fragilità come la forza non hanno confini. Ognuno ha un’opportunità di offrire aiuto e di decidere con quale contributo farlo.”
ADRA Europe, di cui ADRA Italia è membro, esprime profonda preoccupazione per le persone colpite dal conflitto armato in Ucraina e chiede pace e protezione per i milioni di persone colpite in Ucraina e all’estero. Chiediamo una fine pacifica della guerra per evitare ulteriori sofferenze.
“Milioni di persone in Ucraina hanno visto le loro vite colpite dal conflitto armato iniziato un anno fa. La sofferenza non può cessare se la guerra continua. L’unico modo per preservare le vite e per far vivere le persone con dignità è raggiungere la pace. Non possiamo continuare così, perché altre vite andranno perse e il futuro delle generazioni future sarà compromesso“, ha dichiarato João Martins, Direttore esecutivo di ADRA Europe.