Tutto comincia giorni prima: la prenotazione del furgone, le telefonate ai volontari; tutto pesa, tanto che viene la voglia di dire basta! non ce la faccio piu’.
Arriva il lunedì, si preparano carrello e sacchi per i surgelati e … si parte. Tre quarti d’ora e sono a Fontenuova (sulla Nomentana): il cuore comincia ad allargarsi … saluto quello, quell’altro (non so i nomi, ma sono volti familiari che vedo da anni. appartengono alle varie onlus che ricevono cibo dal Banco Alimentare). Scusate, dimenticavo di dire che mi trovo al magazzino del Banco Alimentare di Fontenuova.
Il furgone ancora non arriva: sono agitato. Se lui (Islam Mansur) non arrivasse, come potrei fare per ritirare il cibo per i miei amici? Certo, la mia auto e’ capiente, ma non quanto un furgone!
Tra un po’ tocca a me. Vedo arrivare finalmente il furgone: traggo un sospiro di sollievo. Anche questa volta ce l’abbiamo fatta.
E’ il mio turno. Carichiamo, Stabiliamo con Piero (responsabile del magazzino) la data del prossimo appuntamento e … partiamo, Islam (col furgone, carico) ed io (in auto).
Arriviamo a destinazione. ci aspettano i volontari e Cristina, la giovanotta di quasi novanta anni, che ha le chiavi per aprire la sala.
Una faticaccia incredibile ci aspetta: dobbiamo scaricare il tutto senza dare fastidio al vicinato. In quasi un’ora tutto e’ a posto: possiamo ritornare a casa. Sembra poco, ma saro’ a casa solo tra un’ora e mezza.
Finalmente e’ giunto il martedi’ della distribuzione. Ora posso dire che si tratta di distribuzione di alimenti. Arrivo in chiesa (locali di distribuzione) e trovo gia’ Cristina e gli altri volontari pronti a lavorare. Do disposizioni per la distribuzione: ogni pacco deve contenere un certo numero di alimenti. Tutto deve essere fatto con ordine, percio’ prima di iniziare la distribuzione ringraziamo Dio. La preghiera è diventata per i volontari un momento indispensabili, anche chi non era abituato a pregare, ormai lo richiede come momento prezioso del nostro lavoro.
Ecco il nostro primo amico. Lo chiamo per nome (per me non sono numeri, sono persone care che sono molto meno “furtunate” di me. Qualcuno si meraviglia che riesca a ricordarmi anche i nomi (e cognomi, aggiungo io). Tutti vengono accontentati. Oggi sono solo 140, altre volte sono stati 170, una volta sola 400!!!
C’è un sorriso per tutti, una stretta di mano, a volte un bacio. Qualcuno mi apre il suo cuore mettendomi al corrente di una sua preoccupazione; un altro ci ringrazia per l’aiuto che forniamo. Il nostro cuore e’ pieno di soddisfazione: signore, grazie perche’ ci dai la forza per fare del bene. certo, la sera (chiudiamo alle 16:00) siamo stanchi, ma pieni di gioia, pronti a continuare … il prossimo mese.
Vorrei comunque dire che la nostra cura per questi amici si ripete anche il primo e il terzo martedi’ di ogni mese dove su loro richiesta abbiamo cominciato lo studio della Bibbia, una decina di amici che viene anche da lontano per partecipare.
Mario Cozzi
Responsabile locale ADRA Roma