650 ragazzi percorrono il “Marciapiede Didattico” a Cesenatico

Il Martedì 12 marzo 2018 a Cesenatico si è svolta, con la presenza anche del sindaco della città Matteo Gozzoli, una conferenza a conclusione del progetto “Marciapiede Didattico, disabilita il pregiudizio”  alla Scuola Secondaria di primo grado “Dante Arfelli”. Alunni, famiglie e docenti hanno partecipato nella riflessione finale di questo percorso socio-educativo che ha coinvolto tutte le 28 classi della scuola e la partecipazione di 650 ragazzi e i loro insegnanti durante questi ultimi otto mesi.


Giovanni Benini che segue il progetto racconta l’esperienza: “Questa iniziativa viene promossa da ADRA Romagna in collaborazione con la scuola, assieme ad altre quattro associazioni che raccolgono persone con disabilità. Grazie a loro e alla loro coordinatrice, la psicologa Sara Valerio, [guarda l’intervista] riusciamo a portare avanti questo progetto in Romagna. In questa scuola di Cesenatico abbiamo trovato una grande disponibilità della vice direttrice, la signora Fiorella, che ha capito l’importanza che questo progetto aveva sui ragazzi. Quando incontriamo la classe, oltre alla psicologa vi sono anche due persone che hanno disabilità importanti e che quindi si prestano a rispondere alle domande che fanno i ragazzi”. 

Sara, una delle studentesse, riflettendo sull’esperienza dice: “Bisognerebbe portare più rispetto verso queste persone, perché la gente non se ne accorge che lasciando in giro anche oggetti, oppure lasciando anche delle gomme da masticare o i bisogni del cane in giro non è una bella cosa per loro”. Carlotta aggiunge: “La prova l’abbiamo fatta tutti e abbiamo confermato il modo in cui si fa fatica con gli ostacoli che sono sulla strada e quello che si può fare per diminuire la fatica che si fa”. [guarda un’altra intervista]

L’incontro si è concluso dando la possibilità anche ai genitori di vivere il percorso del marciapiede, definito durante la serata come uno “strumento parlante”. La struttura si sposterà ad un’altra scuola per continuare a dare la sua voce.