La mia esperienza in Africa

Mi chiamo Naomi, ho 19 anni e dopo aver concluso i miei studi di secondo grado ho deciso di partire per fare volontariato attraverso ADRA. Attualmente mi trovo in Namibia, nella scuola avventista: ”God Cares School”, dove al centro dell’insegnamento c’è prima di tutto il proprio rapporto con Dio. Non tutti i bambini arrivano da famiglie avventiste ma stando qui imparano a sviluppare la propria fede, indipendentemente dai loro genitori.

Sono passati ormai cinque mesi da quando sono arrivata…

Il 4 ottobre ho messo piede per la prima volta in Africa. Il mio entusiasmo era talmente forte che non avevo realizzato cosa stessi facendo se non quando sono atterrata qui. Mi sono chiesta dove stessi andando, non avevo certezze, non conoscevo nessuno, non conoscevo il posto e non conoscevo bene l’inglese, l’unica certezza che avevo è che non ero sola e che il Signore mi avrebbe guidato in ogni passo.

La scuola è frequentata da 90 studenti, tra bambini e ragazzi, 60 dei quali vivono nel convitto durante il periodo scolastico.

Le giornate sono ricche di momenti differenti tra loro, a partire dalle lezioni ai giochi, momenti di preghiera e di lode ed attività manuali che preparano i ragazzi ad essere autonomi anche al di fuori della scuola.

Le gioie sono tante ed infinite ogni giorno, vederli divertirsi e felici con quel poco che hanno non ha prezzo. Mi piace passare l’intera giornata con i ragazzi, godendomi ogni singolo giorno e ogni momento senza l’influenza della tecnologia.

Ho imparato tanto in questo posto e continuo a farlo, la cosa più bella che non dimenticherò è l’amore e l’armonia che si respira collaborando tutti insieme per un obiettivo comune: quello di donare loro un’istruzione, con l’aiuto di Dio.

Una delle sfide più grandi inizialmente è stata la lingua. Più volte mi sono ritrovata a sostituire un’insegnante e dover comunicare con i bambini che frequentano il primo anno scolastico, che ancora non parlano l’inglese. Un’altra sfida, più personale l’ho dovuta affrontare quando dopo due mesi molto intensi gli studenti sono tornati a casa per le vacanze.

Da un giorno all’altro era cambiato tutto, sono passata a non avere tempo per me ad averne troppo, dalla confusione al silenzio. Devo dire che quei giorni inizialmente sono stati difficili ma si sono trasformati subito in una grande benedizione, in cui ho sperimentato la mia fede e ho capito che quel vuoto che sentivo, quando sono andati via i bambini, era perché avevo realmente bisogno di Dio nella mia vita. Ho avuto modo di studiare la Bibbia e trasformare quella fede solamente teorica, in pratica.

Mi sono immersa completamente in un’altra cultura totalmente differente dalla mia e ad oggi posso dire che è stata la scelta migliore della mia vita, mi sento una persona nuova e ricca, non materialmente ma ricca di emozioni, e ogni giorno vedo come Dio agisce nella mia vita e nelle vite di questi ragazzi.

Ringrazio Dio perché sono qui, perché mi ha guidato e protetto. Il Signore ci dice che è cosa più bella il dare che il ricevere, inconsapevolmente si riceve tanto in cambio, l’amore, la cosa più preziosa di questo mondo che Egli stesso ci ha donato ed ora capisco il vero significato di questa frase…