Progetto Oasi – Desio (Milano)

Si tratta di un microprogetto, nato dall’impegno di una coppia di giovani sposi. Hanno pensato di favorire l’integrazione dei musulmani in un’area della Lombardia in cui avevano rilevato bisogni specifici della popolazione immigrata che vi abita e lavora. Il progetto è interessante per il tentativo coraggioso e difficile di integrare senza negare o cancellare le origini.

Malak: “Eva ed io siamo originari del Nord Africa. Viviamo in Italia da circa 10 anni e ci siamo resi conto che l’area di Desio (Milano) era carente di servizi rivolti alla popolazione musulmana, in particolare donne e bambini. Abbiamo quindi cercato un modo per renderci utili e qualcuno che ci sostenesse. È così che abbiamo trovato aiuto concreto da parte della Chiesa Avventista. Si è messa a disposizione con le sue organizzazioni, in particolare ADRA Italia e Aisa (Associazione Italiana Scout Avventista n.d.r.). Questo ci ha permesso di mettere in piedi una serie di progetti rivolti alla popolazione musulmana, nei quali siamo impegnati ormai da tre anni. È così che è nato il Centro Oasi.”

Eva: “Il Centro Oasi offre vari servizi e programmi di integrazione, sempre salvaguardando la cultura di origine e le radici delle famiglie e dei paesi di provenienza. Siamo attenti al tema della salute, tenendo conto della cultura alimentare musulmana, ampliando la consapevolezza che uno stile di vita sano permette di vivere la vita al massimo delle proprie possibilità. Ai bambini pakistani insegniamo il dialetto urdu per favorire il mantenimento dei legami con la famiglia rimasta all’estero. Offriamo spazi per la socializzazione e anche per la preghiera rivolti alle donne musulmane. Tutto questo ha creato un clima di fiducia e di collaborazione benefici, migliorando i processi di integrazione”.

Progetto OASI – Sorgenti di acqua viva

Le attività in essere hanno una frequenza settimanale o mensile e coinvolgono oltre 250 persone nelle diverse occupazioni.

Attività per adulti:

  1. Incontri sulla salute: sensibilizzazione ad uno stile di vita sano: cibo, acqua, aria, sole, attività fisica, spiritualità
  2. Corsi di lingua italiana (dal livello A1 fino B2) per ottenimento residenza e cittadinanza (soprattutto rivolto a donne)
  3. Servizio di compilazione della documentazione per pratiche amministrative
  4. Incontri sulle norme legate alla libertà religiosa
  5. Lezione di cultura e arte per donne, frequentato da circa 20 partecipanti
  6. Incontro di preghiera per donne
  7. Tea break per le donne con la presenza media di oltre 20 partecipanti
  8. Attività estive per donne: cucito, ricette per la preparazione di pasti
  9. Distribuzione alimentare e vestiario: 92 persone servite regolarmente

Attività per Bambini:

  1. Sviluppo di attività sulle capacità percettive
  2. Attività ricreative e scoutistiche con oltre 20 partecipanti
  3. Fiera della salute
  4. Insegnamento della lingua urdu (dialetto pakistano) con circa 20 partecipanti
  5. Accompagnamento nello svolgimento dei compiti scolastici
  6. Lezione di cultura e arte
  7. Attività ricreative estive per bambini

Attività miste

  1. Open day per la famiglia al quale aderiscono circa 20-25 persone

Dopo l’emergenza Covid diverse attività sono state interrotte forzosamente e quelle di insegnamento e aiuto scolastico si sono trasferite sui canali digitali: prevalentemente Whatsapp, Zoom (ove possibile). Infatti nessuna delle famiglie coinvolte dispone del collegamento di telefonia internet fissa. Lo smartphone diventa perciò l’unico strumento di comunicazione praticabile.

Progetto Oasi: Alcune testimonianze

Omar e Zahira, una coppia di sposi raccontano: “In seguito ad un’esperienza difficile e dolorosa eravamo particolarmente sofferenti e isolati, afflitti da sensi di colpa, paura, alienazione. Ci siamo avvicinati al Centro Oasi e abbiamo potuto sperimentare l’accoglienza, un sentimento di serenità e di aiuto attraverso il confronto, la riflessione e la condivisione. Abbiamo progressivamente ripreso a coltivare sentimenti di gioia e a nutrire la speranza in un futuro migliore”.

Un gruppo di bambini che partecipano assiduamente alle attività affermano: “Per noi il Centro Oasi è la nostra seconda casa. Ci incontriamo volentieri per disegnare colorare e apprendere cose nuove. Andiamo a scuola con i compiti fatti, soprattutto matematica, e questo ci fa sentire più tranquilli. Adesso che parliamo la lingua dei nonni riusciamo a capirci quando li chiamiamo con Whatsapp o Telegram.”