Un’altra giornata stra-ordinaria con il Marciapiede Didattico            

Il  progetto socio-educativo “Il Marciapiede Didattico, Disabilita il Pregiudizio”, dal 2016 coordinato da ADRA Italia, da ben dodici anni opera entrando nelle scuole di Firenze e provincia. Il suo format coinvolge particolarmente i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di primo e di secondo grado con esperienze svolte sul Marciapiede Didattico seduti su una sedia a rotelle o bendati con il supporto di un bastone per ciechi che li porta a vivere sulla propria pelle le difficoltà che incontra una persona con una disabilità, e non solo, lungo i marciapiedi delle nostre città. Questo aspetto è determinante per entrare in empatia anche con chi ha una qualche forma di diversità aiutando i giovani ad abbattere le barriere del pregiudizio.

Il progetto negli ultimi anni si è arricchito di un format adatto anche per i più piccoli delle scuole primarie creando per loro un mondo fantastico che parte dalla lettura della storia dal titolo “Foxy la volpe e la partita di calcio a zoppino”, tratta dal libro “Alla scuola della Grande Quercia” di Laura Ferraresi, pedagogista e scrittrice, ed. ADV, una raccolta di storie attraverso la quale iniziamo a riflettere sulla disabilità e sulla diversità.

La giornata del 7 marzo 2024 presso una quarta della Scuola Primaria Giacomo Matteotti di Firenze ha avuto una caratteristica in più grazie alla presenza in classe di Emy, bambina non vedente. Abbiamo gioito insieme quando lei ha percorso il Marciapiede Didattico aiutata da Cecilia Bernardi, operatrice cieca dell’equipe del MD e anche cogliendo la curiosità dei bambini e delle bambine che si sono impegnati nel percorso con gli occhi bendati o seduti su una sedia a rotelle. E’ stata un’esperienza molto bella – dice Federica Madarena educatrice della bambina – è un’occasione soprattutto per gli studenti che sono a contatto con la compagna di classe non vedente per immedesimarsi in quello che è il suo mondo e quello delle persone non vedenti come lei, mettendosi nei loro panni; è diverso dal racconto. E’ stato molto bello, perché si è trovato il tempo all’interno della scuola di poter approfondire questo argomento, viverlo in prima persona, e conoscere anche più approfonditamente una compagna di classe, entrare proprio nel suo mondo e apprezzare forse anche di più quello che quotidianamente a noi sembra la normalità.

Grazie alla Stamperia Braille della Regione Toscana è stata trascritta in braille la storia di Foxy e l’intero libro “Alla scuola della Grande Quercia”. Durante quella giornata è stato vissuto un momento particolarmente emozionante al momento della consegna di entrambi i libri a Emy e alla sua classe. Il profondo valore di inclusione del progetto socio-educativo è stato colto anche dalla dott.ssa Elisabetta Franchi tiflologa responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica, Biblioteca Italiana Ciechi: è molto bello – ha espresso – che ci sia stata la possibilità di vedere questo libro realizzato non soltanto a caratteri a stampa normale, ma anche con il codice braille che è il codice di lettura di una compagna non vedente. I bambini hanno ascoltato e sono stati assolutamente ricettivi rispetto ai messaggi che emergevano da questi racconti. Un bellissimo momento di partecipazione.

Con questi due libri in questa classe e in quelle in cui ci saranno bambini ciechi o ipovedenti non ci sarà più disparità, ma un unico lavoro didattico che si svolgerà in modo lineare e inclusivo.
Anche la biblioteca della scuola ha ricevuto in dono il libro che permetterà agli allievi che frequentano la Giacomo Matteotti di conoscere questo materiale. Ringraziamo anche il dott. Alberto Bacchereti responsabile della Stamperia Braille della Regione Toscana, Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale Settore Investimenti per l’inclusione e l’accessibilità.

    di Laura Ferraresi – interviste Dag Pontvik

Con il contributo di