Il costo dell’analfabetismo nel mondo odierno

Che differenza farebbe se ogni essere umano potesse leggere e scrivere?

Una sedicenne, incinta del suo primo figlio, entrò in travaglio in una capanna del villaggio in cui viveva. Passò quattro giorni interi tra dolori inimmaginabili prima che il bambino che portava in corpo morisse. Un evento traumatico che lasciò la giovane Mamitu in uno stato di salute molto precaria. Che cosa la vita le riservava? Sicuramente ostracismo, vagabondaggio e prostituzione.

Ma nonostante queste premesse il suo destino fu diverso. Venne curata da un esperto chirurgo dell’ospedale Fistula di Addis Abeba. A una giovane donna fu data una seconda possibilità. Ebbe bisogno di dieci operazioni eseguita da una leggendaria dottoressa australiana: Catherine Hamlin, una donna che sarebbe diventata la sua mentore, madre surrogata e amica per la vita.

La dottoressa Catherine Hamlin intravide qualcosa di speciale in Mamitu. Era gentile, laboriosa e aveva una mente acuta. Entrava in empatia immediata con il resto delle pazienti. All’inizio Mamitu lavava i pavimenti e rifaceva i letti dell’ospedale. Al momento appropriato la Hamlain le permise di assistere ai suoi interventi chirurgici, e successivamente le permise di aiutarla a tagliare i fili e a ricucire le ferite. Poco a poco le insegnò a memorizzare passo dopo passo i vari stadi di un intervento sovrapponendo le sue mani sopra le mani del chirurgo e Mamitu da paziente diventò essa stessa un’esperta chirurgo, capace di operare le fistole e di poter salvare altre donne. Era la sola tecnica di apprendimento che Mamitu poteva attuare perché era analfabeta. Da bambina e poi da giovane adulta non aveva avuto la possibilità di studiare. La Hamlin aprì il Fistula Hospital di Addis Abeba e aiutò gratuitamente più di 60.000 donne. Manitu è stata l’artefice di molte guarigioni e oggi fa parte di un gruppo chiamato affettuosamente “chirurghi a piedi nudi”. E’ un gruppo composto di ‘dottori’ senza una qualifica legale che stanno cambiando il volto della medicina nei paesi in via di sviluppo. Chirurghi come Mamitu che si specializzano in un determinato settore, attraverso uno scrupoloso tirocinio fatto sul campo: un connubio di attente osservazioni e talento naturale.

Nel 1989, Mamitu ha ricevuto la medaglia d’oro per la chirurgia dal London’s Royal College of Surgeons, ed è entrata nella lista della BBC delle 100 donne più influenti del 2018, in compagnia di illustri leader mondiali, di pioniere dell’industria e di altre eroine della vita quotidiana.

Mamitu Gashe è una straordinaria eroina che ha sfruttato le sue capacità e ha individuato la sua vocazione nonostante le fosse stato proibito un normale percorso di studi e a noi non resta altro che rendere omaggio e ammirare persone come Mamitu. Forse però, invece di limitarci ad ammirare persone come Mamitu, dovremmo porci qualche domanda come per esempio:

CHE COSA PERDIAMO come società perché a persone come Mamitu, che hanno intelligenza, talento, e potenzialità, viene negata un’istruzione e la facoltà di imparare a leggere ed a scrivere?

CHE DIFFERENZA FAREBBE SE OGNI ESSERE UMANO POTESSE LEGGERE E SCRIVERE?

Se persone come Mamitu potessero frequentare una scuola sin dall’infanzia? Quale impatto avrebbe in campo sociale e quale valore aggiunto apporterebbero i vari e le varie Mamitu?

Secondo le statistiche, sono milioni gli adulti che non sanno leggere o scrivere. Nonostante i miglioramenti intervenuti negli ultimi 50 anni, ci sono ancora nel mondo 773 milioni di adulti analfabeti, di cui la maggior parte sono donne. Questi numeri sono un promemoria del lavoro che ci aspetta per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2030 dallo Sviluppo Sostenibile e che prevede una formazione scolastica per tutti i giovani e per tutti gli adulti.

Nel rapporto pubblicato dal terzo World Literacy Summit del 2018, è prevista una stima di 933 miliardi di euro come costo dell’alfabetizzazione nell’economia globale. Il costo si calcola sulla base delle spese di prestazioni sociali o per l’accresciuto carico dei sistemi sanitari, ma in realtà il prezzo umano e le mancate opportunità degli individui non potranno mai essere conosciuti. Senza un’istruzione non ci sono le premesse per acquisire un ‘autosufficienza economica e imprenditoriale in favore sia della comunità che della stabilità familiare. Le mancate opportunità di ogni individuo in campo politico, culturale ed economico sono incalcolabili. L’analfabetismo è una perdita per l’umanità, per le società e per gli individui. Giovani donne come Mamitu, senza un’istruzione scolastica, si sposano troppo presto. E ricerche apposite suggeriscono uno stretto rapporto tra più scolarizzazione/ meno gravidanze adolescenziali, minori complicazioni nelle nascite e un più alto tasso di sopravvivenza dei nascituri. Se tutte le donne terminassero un corso di studi secondario ci sarebbero:

il 49 % in meno di mortalità infantile
il 64 % in meno di matrimoni prematuri
il 59 % in meno di gravidanze in età adolescenziale
e un 45% in più di entrate economiche di chi non ha ricevuto un’istruzione-

ADRA che cosa sta facendo
Nel febbraio del 2019 ADRA ha lanciato in campo mondiale una nuova campagna: Tutti i bambini del mondo a scuola. La campagna è un appello pressante ai responsabili di tutto il mondo affinché ogni bambino, di ogni età, cultura, nazionalità, genere, religione o origine, abbia diritto a un’istruzione completa e che la frequenza di un corso scolastico è un riconoscimento del valore e del potenziale di ogni bambino. Attraverso questa petizione, ADRA si rivolge ai capi di tutto il mondo perché si attivino affinché ogni bambino riceva una valida istruzione e viva libero da qualsiasi tipo di sfruttamento e dalle catene di una povertà generazionale. Fino a ora 1,3 milioni di individui hanno risposto all’appello offrendo il loro sostegno.

ADRA Italia sostiene dei progetti scolastici in India, Bangladesh e Namibia

Oggi, nella giornata dell’alfabetizzazione mondiale, pensate a Mamitu. Raccontate la sua storia, ma soprattutto, impegnatevi a promuovere l’accesso all’istruzione per ogni bambino, ovunque.

Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione – 8 settembre  – ADRA Europa